In Prussia la coscrizione
obbligatoria entrò in vigore nel 1814, in seguito alla riforma dell'esercito
voluta da Federico Guglielmo III. Tutti gli uomini abili dovevano prestare
servizio attivo nell'esercito regolare per due anni, altri due li spendevano
tra le riserve, poi entravano a far parte del Landwher (una milizia
territoriale) dove restavano fino ai quarant'anni, quando venivano spostati
nel Landsturm, una riserva della milizia che in guerra aveva compiti di
assalto delle retroguardie e delle comunicazioni. Ogni riservista era
schedato attraverso una cartella dove venivano annotate la durata del suo
servizio e l'unità a cui doveva unirsi in caso di chiamata alle armi. Grazie
a questo metodo, ogni reggimento conosceva sempre il numero e la situazione
dei suoi riservisti. Le grandi unità, divisioni e corpi dell'esercito non si
scioglievano al termine di ogni campagna come avveniva negli altri paesi
europei, ma restavano perennemente mobilitati, a disposizione dello Stato
Maggiore che ne pianificava le operazioni anche in tempo di pace.
|