Soldatini di piombo
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NAPOLEONE
 
IMPERATORE
 
FRANCIA 1815

 

Il titolo di maresciallo di Francia fu istituito nel 1185 e rimase in vita fino al 1793, anno in cui venne abolito dalla Convenzione. Napoleone, nel suo intento di recuperare i simboli dell'Ancien Régime, lo reintrodusse il 19 maggio 1804, il giorno dopo che il Senato gli aveva conferito il titolo di imperatore. Il decreto nominava marescialli dell'impero quattordici alti ufficiali, tre cui Bernardotte, Berthier, Davout, lannes, Masséna, Murat, Ney e Soult. In seguito la stessa onorificenza sarebbe toccata ad altri celebri generali come Oudinot e Grouchy. Sin dall'inizio fu stabilito che la divisa dei marescialli ricalcasse quella dei generali di divisione, con poche modifiche nei decori della giacca e del bicorno. Quest'ultimo era di feltro nero e in origine portava vari pennacchi di struzzo, poi sostituiti da una bordatura bianca di piume lungo l'orlo superiore. Come abbiamo detto, Napoleone - da parte sua - preferiva una versione semplificata e 'modesta' dell'uniforme.

 


 

A differenza degli altri membri dello Stato Maggiore francese, Napoleone amava vestire con modestia: bicorno, giacca da colonnello di un reggimento della Guardia, pantaloni da monta, stivali alti di cuoio nero e una o due decorazioni sul petto. Il bicorno non aveva né il pennacchio né gli altri ornamenti sfoggiati dai marescialli dell'impero, i pantaloni erano privi di quelle bande laterali che invece erano ostentatecome un segno di potere da alcuni dei suoi più stretti collaboratori, primo fra tutti Murat. D'inverno Napoleone si copriva con un cappotto grigio senza decori.

 


 

CENNI STORICI
 

Gli eserciti che sfidarono la Francia nelle guerre napoleoniche non erano guidati dai re dei loro paesi, ma affidati a generali con ampia libertà di decisione. Questi si appoggiavano a uno Stato Maggiore con cui discutevano le strategie e stabilivano le operazioni di guerra. Solo di rado lo zar Alessandro I e l'imperatore Francesco I d'Austria parteciparono alle battaglie.
Questa abitudine alla delega non era condivisa da Napoleone, che aveva scarsa stima sei suoi ufficiali e temeva che potessero tradirlo. Sin da quando divenne primo console, egli prese così l'abitudine di dirigere personalmente le campagne di guerra e, quando possibile, di essere presente sul campo di battaglia. Mai avrebbe accettato di discutere le sue decisioni con lo Stato Maggiore e persino ai marescialli dell'impero, cioè ai più alti ufficiali dopo di lui in battaglia, erano affidati solo compiti esecutivi.
Con l'ampliarsi dell'impero, questa tendenza all'accentramento divenne peò insostenibile e anche a Napoleone toccò di delegare ai suoi collaboratori il comando di alcune campagne militari. Con esiti disastrosi. Poco abituati a prendere decisioni, i marescialli dell'impero si dimostrarono incapaci di gestire in prima persona un esercito e, di sconfitta in sconfitta, contribuirono non poco al declino napoleonico.