DRAGONE A
PIEDI DELLA GUARDIA
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TROMBA
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FRANCIA 1810 |
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I dragoni della
Guardia erano scelti tra i membri dei reggimenti di dragoni a piedi che
vantavano almeno dieci anni di servizio e una statura superiore a 1,73 m. La
loro divisa era simile a quella dei granatieri a cavallo, tranne che per la
giacca verde scura(e non azzurra) e per l'elmetto metallico che sostituiva
il berrettone di pelo. Come in tutte le unità d'élite, le spalline della
truppa erano rosse, quelle degli ufficiali dorate e le divise di questi
ultimi erano di stoffa più pregiata. Nell'armamento dei dragoni della
Guardia erano compresi una sciabola lievemente ricurva, un fucile con
l'innesto per la baionetta e due pistole. Il fucile, modello 1777, era lungo
141,7 centimetri e pesava 4,3 chilogrammi. Le pistole erano lunghe l'una 33
e l'altra 35 centimetri e pesavano 1,3 chilogrammi.
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L'elemento più tipico
dell'uniforme dei dragoni a piedi della Guardia era l'elmo di rame dorato,
con cimiero ornato da un fiocco nero e lunga criniera nera di cavallo sul
retro. La visiera era di cuoio nero, la parte inferiore dell'elmetto
rivestita da una fascia di pelo di leopardo identica a quella esibita dagli
ufficiali delle altre unità. Nei musicisti il fiocco sul cimiero e la
criniera erano bianchi, la giacca rossa (o del colore del reggimento)
anziché verde, la pettiglia, gli orli e i polsini verdi. Identici a quelli
degli altri soldati erano invece i pantaloni, bianchi di pelle di pecora, e
le alte ghette nere calzate nelle marce. |
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CENNI
STORICI
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I l reggimento dei dragoni
a piedi della Guardia fu creato con decreto imperiale nel 1806, secondo il
modello già sperimentato per i granatieri a cavallo. Pochi mesi dopo avvenne
il loro debutto pubblico, durante una parata in Place du Carrousel, a
Parigi, che impressionò a tal punto l'imperatrice Giuseppina da convincerla
a diventare madrina del corpo. Da allora gli appartenenti a questa unità
vennero ribattezzati dragoni dell'Imperatrice.
Il reggimento era formato da quattro squadroni, ciascuno dei quali
comprendeva 200 dragoni, 50 veliti (fanti leggeri) e 25 ufficiali. Nel 1813,
queste forze vennero integrate con uno squadrone di esploratori, dopo che
qualche anno prima vi erano già stati annessi alcuni reparti di genieri.
I dragoni della Guardia combatterono in Spagna (1808 e 1810), a Essling e
Wagram (1809), in Russia (1812), a Lützen e Bautzen (1813) e nella campagna
di Francia (1814).
Durante la prima Restaurazione il loro reggimento fu trasformato nel Corpo
Reale dei Dragoni di Francia ma, non appena Napoleone rientrò in Francia
dall'Isola d'Elba, essi furono di nuovo al suo fianco e parteciparono sia
alla vittoria di Ligny sia al disastro di Waterloo. Dopo la capitolazione di
NApoleone, si ritirarono a sud della Loira, dove nel dicembre del 1815
furono dispersi dalle forze alleate. I pochi sopravvissuti a questa
sconfitta continuarono a riunirsi privatamente ogni anno nel castello di
Malmaison per celebrare l'anniversario della morte dell'Imperatrice
Giuseppina.
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