SOLDATO DELLA
LEGIONE STRANIERA
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FRANCIA 1908
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L'uniforme originale
della legione straniera comprendeva una shako rosso con visiera nera,
pastrano blu, camicia bianca, pantaloni rossi e ghette bianche. Una grande
fiamma dorata al centro dello shako e la scritta Légion étrangère sui
bottoni della giacca e del pastrano erano gli unici segni distintivi del
corpo. Tra il 1834 e il 1868 lo shako fu sostituito da un chepì rosso con
visiera protetto dal tipico telo bianco, i pantaloni rossi lasciarono il
posto a quelli bianchi, le ghette divennero nere. Dopo il 1903 il kaki
s'impose come colore dominante di tutte le truppe coloniali francesi, anche
se alcune unità della Legione straniera preferirono mantenere l'uniforme
tradizionale.
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Fatti salvi pochi
particolari, l'uniforme della Legione straniera ricalcava quella delle
divisioni regolari dell'esercito francese. I suoi elementi costitutivi erano
un chepì rosso con visiera nera, un largo pastrano blu chiuso sul davanti da
una doppia fila di bottoni dorati, cinturone e cinghiame nero, pantaloni
bianchi, ghette e stivali neri. Nelle missioni militari il chepì era coperto
da un telo di cotone bianco che sul retro giungeva fino alle spalle: di qui
il nomignolo "chepì bianchi" affibbiato ai legionari. Occasionalmente, il
chepì poteva essere sostituito da un cappello leggero di fibre di felce.
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CENNI
STORICI
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Quando Luigi Filippo decise di
sopprimere i reggimenti stranieri che dai tempi di Napoleone formavano parte
dell'Armée, si pose il problema di cosa fare dei veterani che avevano
operato in queste unità. La soluzione fu trovata istituendo un corpo
speciale, la Legione straniera appunto, destinato ad agire fuori della
madrepatria e nel quale avrebbero potuto trovar posto solo cittadini non
francesi di età compresa tra i 18 e i 40 anni. L'atto di nascita della
Legione avvenne il 9 marzo 1831, con la pubblicazione di un decreto reale
che le assegnava il Nordafrica come territorio operativo. Pochi mesi dopo,
nel dicembre del 1831, il corpo era già costituito da cinque battaglioni
agli ordini di ufficiali francesi. Primo centro di reclutamento della
Legione straniera fu Langres, nel cuore della Francia. Bastarono tuttavia
poche settimane per capire quanto questa caserma fosse inadeguata a
contenere le migliaia di volontari che affluivano in Francia da tutta
Europa, richiamati dalla promessa di una buona paga o dalla possibilità di
sfuggire alle proprie pendenze giudiziarie in un corpo che per statuto non
chiedeva lo stato civile dei suoi appartenenti. Pertanto fu necessario
creare nuovi centri di arruolamento: a Bar-le-Duc per i volontari
dell'Europa centrale, ad Auxerre per gli italiani, ad Agen per gli spagnoli,
in altre località di Francia per i belgi e gli olandesi. Tutte caserme dove
i mercenari della Legione venivano abituati a una rigida disciplina, e nei
quali veniva fornito loro l'addestramento che ne avrebbe fatto il nerbo
delle forze coloniali francesi.
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