Soldatini di piombo
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BERSAGLIERI
 
SERGENTE
 
ITALIA 1870

 

La divisa d'ordinanza dei bersaglieri era costituita, oltre che dal celebre cappello, da una giacca turchino scuro a due file di bottoni dorati (la tenuta di campagna ne aveva una sola), da larghi pantaloni blu turchino sostituiti d'estate da un modello bianco, da scarpe di cuoio nere e ghette bianche. Il colore distintivo del corpo, il rosso cremisi, compariva sul colletto e sui polsini della giacca, di cui profilava anche le controspalline e costituiva la banda laterale dei pantaloni.

 


 

Già nel 1870, ai tempi della presa di Roma, l'uniforme dei bersaglieri si distingueva da tutte le altre per l'inconfondibile cappello piumato: rotondo e di feltro nero, recava sul davanti una coccarda tricolore fermata da una fibbia dorata a forma di cornetto su cui era inciso il numero del reggimento. Di lato invece il copricapo era ornato da un folto pennacchio nero composto da piume di gallo lucenti. In alternativa i bersaglieri indossavano talora il cappello di servizio, un fez rosso cremisi (il colore del reggimento) eredità della campagna di Crimea dove era stato donato loro dagli zuavi francesi.

 

 


 

CENNI STORICI
 

La proposta di costituire un corpo di bersaglieri fu avanzata nel giugno del 1836 dal generale Alessandro Ferrero di La Marmora, convinto dell'utilità di una unità di fanteria leggera che abbinasse all'abilità di tiro una grande mobilità e una spiccata attitudine alla corsa. La sua idea fu accolta da Carlo Alberto, che il 1° luglio diede disposizione affinché venisse creata la prima compagnia di bersaglieri. In seguito l'organico del corpo fu rimpolpato e nell'aprile del 1848 i bersaglieri, organizzati in sette compagnie, ebbero il loro battesimo di fuoco a Goito. Dopo di allora parteciparono a tutte le grandi battaglie dell'esercito italiano fino alla seconda guerra mondiale, distinguendosi in particolare nella presa di Roma. Dal punto di vista organizzativo, i bersaglieri furono dapprima suddivisi in battaglioni, assegnati a ogni divisione di fanteria; poi, a partire dal 1864, i battaglioni vennero raggruppati in reggimenti che nel 1882, dopo la riforma Ricotti e altri aggiustamenti, ammontavano a 12. Nel 1899 si creò la prima compagnia di bersaglieri ciclisti, esperimento proseguito negli anni seguenti con la costituzione di un'unità di bersaglieri ciclisti per ogni reggimento. Nell'odierno ordinamento dell'esercito italiano i bersaglieri sono assegnati alle brigate meccanizzate della fanteria con compiti di avanguardia ed esplorazione.