CACCIATORE DI
FANTERIA ISTRIANA
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REGNO ITALICO 1806 |
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Se l'uniforme del
reparto istriano era caratterizzata dall'abbinamento tra il verde scuro
della giacca e il grigio dei pantaloni, quella delle unità dalmate del
reggimento di fanteria era interamente verde, con finiture rosse e polsini
scarlatti. Il colletto variava di colore a seconda del battaglione:
scarlatto per i carabinieri e i cacciatori, giallo canarino per i
volteggiatori. Allo stesso modo variava la tinta del pon-pon sul copricapo,
che era rosso nei carabinieri, verde nei cacciatori, giallo nei
volteggiatori. La foggia degli abiti ricalcava quella del reparto istriano,
con due sole significative differenze: la giubba era chiusa da una fila di
nove bottoni bianchi e non di sette; al posto delle canoniche scarpe di
cuoio le unità dalmate utilizzavano dei tipici scandali locali detti opanche.
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Con decreto regio del 30
giugno 1806, Napoleone definiva in questi termini l'uniforme del battaglione
istriano, iscritto nel più ampio corpo della fanteria leggera dalmata:
"Abito verde corto, bottonato avanti con sette bottoni, rivolte, colletto e
paramani color turchino celeste. Sottoveste bianca, pantaloni grigio-ferro,
ghette e scarpe, cappello tondo cilindrico". Il risultato era una divisa con
ampie concessioni al gusto locale, di sapore ungherese, riscontrabili
soprattutto nel taglio dei pantaloni stretti alle caviglie e nel tipico
cappello a falda laterale rialzata, che però dopo il 1809 venne soppiantato
dallo shako.
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CENNI
STORICI
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Inquadrato nell'ambito della
fanteria leggera, questo speciale corpo a reclutamento regionale venne
organizzato dopo la vittoria napoleonica contro la terza coalizione
(1805-1806), che dilatò i confini del Regno Italico fino a comprendere
l'Istria e la Dalmazia. Dapprima battezzato Legione Reale Dalmatina, divenne
poi Reggimento Leggero Dalmata, nome che mantenne anche dopo il 1811 quando
gli fu aggregato il 3° Battaglione Istriano. Durante l'intero corso della
sua esistenza, terminata nel 1814 con la fine del Regno Italico, il corpo fu
sempre composto esclusivamente da personale balcanico. Si trattava in tutto
di poco meno di 3000 uomini, distribuiti su quattro battaglioni, tre dei
quali di provenienza dalmata, l'altro istriano. Ciascun battaglione era poi
suddiviso in sei compagnie: quattro di cacciatori, una di carabinieri e una
di volteggiatori. Oltre alle unità di linea, ve n'era una quinta detta
Deposito che fungeva da riserva per i precedenti battaglioni.
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