REGGIMENTO
CARABINIERI A PIEDI
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CACCIATORE
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REGNO DELLE DUE SICILIE 1857 |
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Se anche a prima
vista non era facile distinguerle, l'uniforme della compagnia cacciatori e
quelle delle altre unità del Reggimento carabinieri si differenziavano per
molti particolari. Il più vistoso era il colore delle spalline, che i
cacciatori portavano rosse (il piatto) e verdi (le frange) mentre nelle
altre compagnie erano interamente rosse. La stessa differenza cromatica
tornava nel pon-pon dello shako, bicolore solo nel caso dei cacciatori, e
poteva essere ribadita anche nella dragona della spada che però talvolta i
cacciatori avevano completamente verde. Infine i fregi applicati ai risvolti
posteriori della tunica: le compagnie scelte e i fucilieri li portavano a
forma di granata, quelli dei cacciatori raffiguravano una cornetta dorata
che compariva anche all'incrocio delle bandoliere e sul coperchio della
giberna.
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Il reggimento Carabinieri a
piedi, di cui facevano parte le compagnie di Cacciatori, era un corpo scelto
della fanteria di linea borbonica. Creato nell'aprile del 1848 dalla
disciolta Gendarmeria reale, evidenziava questa sua nobile origine anche
negli ornamenti della divisa, caratterizzata dal doppio gallone bianco al
colletto e alla manica tipico della Guardia reale borbonica. La tunica blu
scura con filettature rosse era identica a quella portata dal resto della
fanteria leggera: corta sul davanti, terminava sul retro in una doppia coda
secondo una moda un po' antiquata rimasta in auge a Napoli fino al 1859.
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CENNI
STORICI
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Negli ultimi anni della sua
esistenza, la fanteria di linea borbonica contava su un reggimento scelto di
carabinieri a piedi, 13 reggimenti ordinari di fanteria nazionale e 4
reggimenti svizzeri. Di riserva erano tenute 14 compagnie provinciali a
reclutamento (prevalentemente) locale distribuite tra il Molise e la
Sicilia. Tutte queste unità, fuorché quelle di riserva, si strutturavano su
due battaglioni, ognuno dei quali comprendeva sei compagnie: una di
granatieri, 4 di fucilieri e una di cacciatori. In tempo di guerra, a queste
compagnie se ne aggiungeva una settima di deposito con i cui effettivi
venivano colmati i vuoti delle altre unità. Il Reggimento carabinieri a
piedi si distingueva dagli altri della fanteria di linea per il solo fatto
che la Compagnia deposito vi era attivata anche in tempo di pace. Pertanto
la sua struttura si articolava costantemente su sette compagnie, ciascuna
composta da un centinaio di uomini tra i quali una decina di ufficiali.
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